Giava tra templi antichi, foreste pluviali e albe vulcaniche

Pubblicato il 23 novembre 2025 alle ore 11:50

Giava

Giava, l'isola più popolata dell'Indonesia e cuore culturale del paese, è un sorprendente concentrato di contrasti: una popolazione prevalentemente musulmana convive con monumenti Indù e Buddisti di straordinaria bellezza, foreste pluviali ricche di cascate nascoste e una catena di vulcani che regala albe indimenticabili.

 

 

 

 

 

I templi

Nella parte centrale dell'isola, attorno a Yogyakarta, si trovano due capolavori che raccontano la complessità religiosa e storica di Giava: Borobudur, il grande tempio buddista, e Prambanan, il tempio indù dedicato a Shiva. Camminare tra questi luoghi millenari dà la sensazione di sfiorare epoche diverse e di percepire la lunga storia di scambi culturali che ha attraversato l'arcipelago; in certi momenti ci si sente dei piccoli Indiana Jones.

Per spostarci a Yogyakarta, Francesco e Veronica di "Positivitrip" ci hanno dato il contatto di Handoko, un driver di Yogyakarta molto bravo e simpatico ci è venuto a prendere in aereoporto e poi ci ha portato in giro per i templi di Borobudur e Parambanan.

 

Le foreste Pluviali

 

La Giava verde è fatta di foreste pluviali che custodiscono cascate spettacolari: alcune sono facilmente raggiungibili, altre richiedono escursioni. Imperdibile la visita alle cascate di Madakaripura, alte all'incirca 200 metri: per altezza sono tra le più rilevanti dell'Indonesia. Fatevi accompagnare da una guida locale che vi porterà alla base della cascata: attraverserete un profondo canyon, guaderete piccoli ruscelli e rimarrete colpiti dalla lussureggiante vegetazione.

 

I Vulcani

I vulcani giavanesi offrono alcune delle esperienze più iconiche dell'isola. Salire su un crinale prima dell'alba, quando l'aria è fredda e il cielo si tinge di rosa e arancio, è uno spettacolo memorabile. Luoghi come il Monte Bromo e il cratere Ijen sono famosi per i loro panorami: il Bromo regala paesaggi lunari e una vista ampia sui vulcani circostanti; si può salire fino al cratere attraverso una scalinata di circa 200 gradini e percepire il brontolio della terra. Un'altra escursione celebre è quella al Monte Ljen, che permette di vedere il famoso lago acido e, quando le condizioni lo consentono, il fenomeno del "blue fire". (Noi, purtroppo, non siamo riusciti a fare l'escursione a causa del maltempo.)

Il nostro itinerario a Giava è stato:

Giorno 1 arrivo a Giakarta e pernottamento in un hotel vicino all'aeroporto.

Giorno 2 Partenza al mattino con un volo per Yogiakarta, dopo l'arrivo in hotel abbiamo esplorato la citta con i suoi siti storici.

Giorno 3 Visita ai templi di Borobudur e Prambanan 

Giorno 4 Trasferimento in treno da Yogiakarta a Probolingo dove abbiammo alloggiato prima di partire per vedere l'alba sul Monte Bromo

Giorno 5 Trasferimento dal Monte Bromo al cratere Ljen (causa maltempo purtroppo non siamo riusciti a fare l'escursione)

Giorno 6 Trasferimento ad Ubud, Bali

 

Per gli spostamenti a Yogiakarta città ci siamo mossi a piedi o utilizzando dei Tuk-Tuk, in Indonesia esistono 2 app per la mobilità "Grab" e "Gojek" il pagamento è sia in contanti che usando la cara di credito sull'App.

 

All'uscita dall' aeroporto di Giakarta abbiamo fatto una sim locale, i comessi sono stati gentilissimi ci hanno configurato il telefono e non abbiamo avuto alcun problema, in alternativa c'è sempre la comodità del E-sim noi abbiam iniziato ad utilizzarla dopo questo viaggio.

Per il cambio valuta consiglio di utillare Revolut per via del suo costo sulle commisioni di cambio 0% se cambiate i soldi nei weekend verrà applicata una commisione. Nel caso avete dei contanti da cambiare state attenti che non veniate truffati, abbiamo sentito più di una persona(a Bali soprattutto) che non gli sono stati dati i soldi giusti una volta cambiati dunque consiglio di ricontare i soldi una volta che vi vengono consegnati.

 

 


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